Contrattura

Il massaggio decontratturante come dice la parola stessa e’ un massaggio dedicato allo scioglimento delle contratture.

Ma cos’e’ una contrattura?

Un semplice movimento

Quando si compie uno sforzo molto intenso al di là di quello a cui siamo abituati, quando si tiene una posizione scorretta per lungo tempo, una postura sbagliata, quando si fa un movimento rapido a freddo, anche piccolo, quando si fanno movimenti ripetuti per lungo tempo, in tutti questi casi i muscoli interessati possono rimanere contratti e se questa condizione permane per un certo tempo si va a crea la vera e propria contrattura dolorosa che a sua volta può far si che il muscolo si stiri e che i tessuti si infiammino ed addirittura che si strappino. Comunque l’origine di una contrattura può essere anche meno diretta, come un’alimentazione scorretta o dei disagi e delle tensioni emotive. In ogni caso il risultato è un irrigidimento involontario del muscolo ed un suo indurimento (ipertonia).

Per la salute dei muscoli e per il benessere di tutto il corpo è bene quindi non avere contratture o scioglierle una volta formate.

Quando si crea una contrattura,  il muscolo non si riesce a rilassare, ha difficoltà a mollare la tensione. Generalmente con il dovuto riposo nell’arco di 4/5 giorni una leggera contrattura viene meno.  La contrazione muscolare serve quando e’ richiesta per compiere un’azione, e spontaneamente dovrebbe avere fine quando l’azione volge al termine. In altre parole, durante una contrattura le fibre muscolari continuano a tirare, si affaticano, producono una tensione in eccesso che può coinvolgere anche altri muscoli, come avviene spesso nella zona della schiena per il fatto che in quella parte del corpo c’e’ un grande numero di muscoli preposti allo svolgimento di differenti azioni.

I vari muscoli che compongono il nostro apparato si muovono in sinergia, in antagonismo, in coordinamento tra di loro. Quando si forma una contrattura, i muscoli interessati smettono di funzionare come dovrebbero, anzi si potrebbe dire che non smettono di funzionare come e quando dovrebbero farlo, creando così un dispendio di energie e di forze che provoca una sofferenza, un dolore, un fastidio che può renderci incapaci di compiere le nostre normali e regolati attività quotidiane. La contrattura provoca un’irrigidimento muscolare e di conseguenza una riduzione della mobilità.

Il punto nevralgico della contrattura – ossia il punto centrale da cui parte la tensione, la parte del muscolo che non si riesce a rilassare e che rimane in sforzo continuo, fino all’esaurimento dell’elasticità muscolare – in inglese viene chiamato “trigger point“, che in italiano significa letteralmente “punto grilletto“.

Muscoli posteriori del tronco – Profondità intermedia

Puo’ anche capitare che il dolore non sia nel punto nevralgico della contrattura, in questo caso si parla di dolori riflessi, nel senso che il dolore si è spostato andando ad interessare muscoli che si sono contratti pur non essendo quest’ultimi all’origine della tensione. Questo succede nel momento in cui una vecchia contrattura ha smesso di far male, non perche’ scomparsa, ma perche’ i tessuti muscolari coinvolti hanno perso di sensibilità, come se si fossero anestetizzati per reagire allo sforzo doloroso troppo prolungato e i muscoli vicini, nel tentativo di compensare l’alterazione, rimangono contratti a loro volta.

Con il massaggio decontratturante si fa in modo di disinnescare il “grilletto”, si compie un’azione finalizzata a far cedere le forze che continuavano a tenerlo premuto, per usare un linguaggio metaforico.

Trapezio e Grandi Dorsali – Muscoli posteriori superficiali del tronco

Con manovre di digito-pressione e/o di frizione – in base alla tecnica di massaggio usata, la tecnica di massaggio thailandese ad esempio è anch’essa molto potente nello sciogliere contratture – si costringono le fibre muscolari contratte a mollare la presa permettendo così il fluire delle tensioni accumulate nel punto dolente.

Il massaggio decontratturante pur essendo un massaggio prettamente zonale, per una sua effettiva efficacia, non si può  limitare a trattare solo la parte interessata direttamente dall’infiammazione, ma deve lavorare per lo meno su una parte più ampia del corpo rispetto alla collocazione della contrattura stessa; consiglio di trattare sempre tutto il corpo, in modo da allentare le tensioni generali per poi intervenire in un secondo momento nel trattare direttamente la contrattura.

Articolo di Studio Massaggi Dell’Aquila “PJ”
Massaggiatore Professionale
per Pisa e Provincia

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